Primo Testamento

Le otto formelle sull’anta sinistra del Portone d’ingresso alla chiesa del Sacro Cuore illustrano scene tratte dall’Antico Testamento. Opera dell’artista Don Luciano Carnessali

 

CREAZIONE – L’Amore di Dio crea il mondo visibile nella sua molteplicità di elementi e forze che formano l’armonia del Creato, riflesso della grandezza e della magnificenza di Dio. Il mondo Invisibile, raffigurato nell’angioletto a destra dell’alone divino, ammira con stupore tutto quello che Dio ha creato.
EDEN – Mancava la presenza dell’uomo in questo paradisiaco luogo e Dio lo creò a sua immagine e somiglianza. E’ un quadro idilliaco nel quale la mano benedicente del Creatore è segno dell’unione amorosa della donna con il suo sposo.
ROTTURA – Ma l’amicizia con Dio si rompe per la superbia e la disobbedienza umana e la condanna è grave e perenne. La disperazione delle due creature è evidente nel loro abbandone a un profondo dolore. Ma l’amore e la misericordia di Dio dà loro ancora speranza: una donna, la Vergine Maria, appare in alto, indicata dall’angelo come segno della bontà di Dio che salva.
INIMICIZIA – Sono nati due fratelli: Caino e Abele, ma anche in loro c’è la conseguenza del peccato originale e così l’amore si è fatto egoismo, odio, superbia, voglia di uccidere. Da quel momento inizia la triste storia delle divisioni, delle guerre e dell’odio. Le due pecore accanto fuggono atterrite dall’atroce scena.
PROMESSA – Ma l’azione salvifica di Dio è sempre presente. Egli invia Abramo, uomo di fede, pronto a sacrificare il suo unico figlio Isacco, per ubbidire a Dio. Egli è simbolo e preannuncio di ciò che farà Dio Padre per l’umanità quando il suo figlio unigenito sarà immolato sulla croce.
LIBERAZIONE – Dio assiste continuamente il suo popolo anche in Egitto dove, divenuto forte e numeroso, sarà inumanamente oppresso e sfruttato. Con braccio potente lo aiuta nella fuga verso la Terra Promessa, asciugando il Mar Rosso. E’ la Pasqua ebraica: il passaggio dalla schiavitù alla libertà. Mosè riconoscente a Dio immola l’agello con il canto di liberazione.
IO SONO – Dio Padre rivela la sua premurosa presenza nel deserto arido e monotono non solo provvedendo alla sopravvivenza fisica del suo popolo ma anche a quella spirituale e morale, consegnando a Mosè sul monte Sinai, in mezzo a tuoni,  lampi e squilli di tromba, le tavole della sua Legge.
ANNUNCIO – Al suo popolo, che si allontana spesso da Lui, Dio manda i Profeti come segno del suo Amore e della sua alleanza. Il Re di Davide è il poeta cantore della misericordia di Dio, Geremia, Isaia ed Ezechiele sono i banditori della parola di Dio che salva, sono coloro che annunciano il Messia che VERRA’: Ecco, la Vergine, concepirà e partorirà un figlio che chiamerà Emmanuele, Dio con noi.