Il dipinto del Presbiterio


LA CATECHESI

L’affresco sul presbiterio della nostra chiesa, vuole portarci a vivere la giusta devozione al Sacro Cuore, come è presentata dalla Bibbia. Tutto l’affresco è incentrato sul Sacro Cuore di Gesù, sul Cristo. Non solo perché è al centro della parete, ma anche perché gli occhi e le mani di Giovanni e di Isaia (le figure a sinistra) lo cercano, lo indicano presente, anelano a lui. Maria e la Sposa (le figure a destra) sono prese dall’Amore e ne restano trasfigurate.
Il profeta Isaia è raffigurato in ginocchio, in procinto di alzarsi, con una mano verso il cielo e una protesa al Cristo. Una figura d’agnello lo collega a Giovanni evangelista. Questi è in piedi, mano tiene il Vangelo, l’altra verso Cristo.
Sulla destra la Madonna avanza verso il Figlio suo Gesù in atteggiamento di preghiera. Ella è seguita dalla Sposa ornata a festa, che avanza timorosa e al tempo stesso stupita di essere stata scelta. E’ la Chiesa, sposa di Cristo.
La figura centrale di Gesù Cristo è il fulcro attorno a cui ruota tutto il dipinto.

Il centro del dipinto del Presbiterio è il Sacro Cuore

LA CATECHESI

Forse qualcuno potrebbe obiettare: ma quel Cristo come può essere “il Sacro Cuore”? E’ fuori di ogni schema artistico riprodotto dai testi sulla devozione al Sacro Cuore, la cui classica iconografia lo presenta come cuore sanguinante avvolto da spine.
Certo la lettura biblica che risulta dall’affresco non è tradizionale.
E’ il Sacro Cuore,  innanzitutto perché il Cristo raffigurato porta in sé i segni del suo amore per l’uomo: la trafittura del costato, le piaghe inferte dai chiodi alle mani e ai piedi. Il brano del Vangelo a cui ci dobbiamo rifare è sicuramente Giovanni 20, 2-29.
La devozione al Sacro Cuore è nata infatti dal desiderio dei credenti di tutti i tempi di incontrare un Cristo vivo, morto e risorto per noi. E’ il Sacro Cuore perché è il Cristo su cui Dio Padre ha costruito la storia della salvezza. Una storia che va dall’inizio alla fine, dall’Alfa all’Omega.

Il Sacro Cuore rappresentato al centro del dipinto del Presbiterio è posto di fronte ai fedeli come centro del cristianesimo: un cuore che salva, donandosi. Chi guarda al Sacro Cuore contempla la misericordia di Dio e desidera creare una storia fatta di amore, perdono, fraternità.


Ecco come si presenta la quinta affrescata dietro all’altare principale in granito rosso. Nel 2018 il piano dell’altare fu fatto raccorciare di un metro per portarlo ad una dimensione più consona a quella dell’aula, lasciando invariato il pannello sottostante, anch’esso in granito rosso. Sul pannello possiamo ammirare il disegno a mosaico del Bertoldi: i simboli dei quattro evangelisti ai lati dell’Agnello immolato, la mano benedicente del Padre e lo Spirito Santo in forma di colomba. Sono ripresi l’Alfa e l’Omega del libro Sacro Cuore.


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Il dipinto su tela Madonna con Bambino (1978), inizialmente collocato sull’altare laterale destro ed ora posto sulla parete destra della chiesa e la tela di San Giuseppe falegname con Cristo fanciullo (1979) ora posizionato sulla parete sinistra della chiesa, in posizione contrapposta.