Il presepio della Chiesa del Sacro Cuore è stato ideato dal cappellano dehoniano padre Albino Marinolli negli anni 1988 – 89 con poche casupole. Negli anni seguenti sempre sotto la direzione di p. Albino e coadiuvato dai giovani della parrocchia, nell’ambito dell’attività dell’oratorio, è stato integrato con altre case e laboratori di attività tradizionali trentine. Queste sono una copia di fabbricati esistenti all’epoca nelle Valli di Sole e di Rabbi a cui si sono ispirati i ragazzi nei campeggi estivi in quelle valli trentine. Il presepio artistico, che misura 8 metri di larghezza per 4 di profondità, è costruito con materiali poveri, legno del bosco, sassi, avanzi di falegnameria. La capanna della natività è una tipica casa con l’altana, dove è accumulata la legna e i panni sono stesi ad asciugare; tutto attorno si trovano altre case di sassi e legno, che ospitano le attività tipiche di un tempo. C’è la segheria con la sega elettrica in funzione, c’è la fucina del fabbro con il maglio, c’è il caseificio con il paiolo per far cagliare il latte e c’è la tipica casa contadina con la stalla e il fienile. I particolari sono curati con precisione, con mobili e stoviglie, così come le statuine sono state personalizzate con vestiti fatti a mano. Non manca nemmeno la fontana da cui sgorga l’acqua e un torrente sulle cui rive un paziente pescatore butta la lenza.
Ogni anno un gruppo di volontari si occupa dell’allestimento del presepe animato.
Una breve descrizione apparsa sul N. 1 2016 del settimanale diocesano Vita Trentina.